Secondo un report dell’intelligence britannica, dalle ultime mosse della Russia sarebbe emersa preoccupazione per la controffensiva di Kiev.
Continua la guerra tra Russia e Ucraina: quest’ultima ha annunciato l’imminente controffensiva in due regioni. In questa situazione, la Russia sembra essere preoccupata per la controffensiva di Kiev. La notizia è sorta in seguito alla pubblicazione dell’ultimo bollettino dei servizi di intelligence del Regno Unito.
Secondo il report, le ultime mosse messe in atto dalle truppe del Cremlino, farebbero presumere che si tema un contrattacco dell’Ucraina nelle regioni del Lugansk o a Zaporizhzhia. Diversi bombardamenti sono avvenuti anche durante la notte.
In questa situazione, la Russia teme una possibile controffensiva nelle zone del Lugansk, a est, e quella di Zaporizhzhia, a sud. A sostenerlo è un bollettino dell’intelligence del ministero della Difesa del Regno Unito. Stando a quanto riferito all’interno del documento dell’intelligence, durante le ultime settimane le mosse messe in atto da Mosca riferirebbero che “uno dei dilemmi centrali per i pianificatori operativi russi” è quello di “decidere a quale di queste minacce dare priorità” all’interno della fase di preparazione.
Secondo quanto appreso, la Russia “nelle ultime settimane ha rafforzato le fortificazioni difensive” proprio “nella regione di Zaporizhzhia centrale, nell’Ucraina meridionale, soprattutto tra le città di Vasilyvka e Orikhiv”. Proprio per questo motivo “mantiene una grande forza in questo settore”.
Il report dell’intelligence britannica continua spiegando che “il modo in cui la Russia ha lavorato per migliorare le difese suggerisce che i comandanti sono molto probabilmente preoccupati dalla possibilità di un’importante azione offensiva Ucraina in due settori: o nel nord della regione di Lugansk o in quella di Zaporizhzhia”.
L’invio di armi a Kiev
Per quanto riguarda l’invio di armi a Kiev da parte dell’Italia, Tajani ha riferito: “Il sesto pacchetto di difesa è ancora da perfezionare, come previsto non ci sarà alcun invio prima di un’informazione al Parlamento. Stiamo discutendo anche con i francesi per perfezionare dal punto di vista tecnico l’invio di sistemi di difesa aerea che si basano su tecnologie congiunte fra Roma e Parigi”.